Raccomandazione sul percorso di FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI per le scuole secondarie – FIT

Scarica in versione PDF

La Conferenza universitaria nazionale dei Dipartimenti di Scienze della formazione – CUNSF -, riunitasi il 25 gennaio 2019 presso l’Università di Roma3, esprime preoccupazione per la scelta governativa di ridurre drasticamente il percorso di formazione degli insegnanti di scuola secondaria, secondo quanto disposto dal comma 792 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021).

A livello nazionale e internazionale, è stata ampiamente riconosciuta culturalmente e scientificamente la necessità di costruire competenze professionali qualificate degli insegnanti, di preparare con molta attenzione e competenza il delicato e necessario percorso formativo di quanti aspirano a diventare docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado; presidiando sia gli imprescindibili contenuti disciplinari sia le didattiche delle discipline medesime sia le competenze chiamate trasversali, come quelle pedagogico-didattiche, psico-sociali, che permettono di porre l’impalcatura di base dentro cui i diversi saperi possono essere pienamente appresi e valorizzati. Tali saperi disciplinari, infatti, vengono trasmessi attraverso la relazione educativa e psicologica tra insegnanti e allievi, mediante metodi e tecniche didattiche, generando un apprendimento molto condizionato dal contesto socio-antropologico di appartenenza. È importante comprendere che il momento formativo iniziale del docente non può essere né casuale né assente e che il ricorso a procedure di reclutamento prevalentemente centrate sui concorsi, considerato solo a sé, ha collocato nelle scuole personale docente che, seppur (e necessariamente) preparato sul piano dei contenuti disciplinari, risultava e in molti casi ancora risulta pressoché privo di qualunque preparazione pedagogica, didattica, psicologica e antropologica, nonché relativo alle didattiche disciplinari, indispensabili per una gestione responsabile e competente di processi di insegnamento-apprendimento, a diretto vantaggio di futuri studenti e studentesse e, dunque, dell’intero sistema Paese. Ci pare rilevante in questa fase storico-culturale, in cui sempre più emergono fenomeni declinati sul versante dell’emergenza educativa, ripensare politiche culturali e formative tese a valorizzare un modello di formazione e reclutamento del personale docente della scuola secondaria in linea con le ricerche sviluppate sia a livello nazionale sia a livello internazionale.

Pertanto, è per noi sostanziale trovare le forme e i modi istituzionali adeguati, attraverso un “Tavolo Tecnico”, per ragionare assieme su un progetto di formazione degli insegnanti che riunisca le parti interessate e competenti, in modo da comporre un opportuno equilibrio.

La CUNSF ritiene importante valorizzare e non disperdere l’esperienza e il grande patrimonio di competenze, studi, ricerche e applicazioni maturate a questo riguardo nei diversi atenei negli ultimi 20 anni, relativamente alla ricerca sui processi di insegnamento/apprendimento, all’inedito dialogo che si è costruito fra docenti delle discipline e docenti delle aree pedagogico-didattiche, alla collaborazione nata in questi anni fra le Scuole e l’Università, al significativo e intenso lavoro svolto negli ultimi anni dalla rete interistituzionale – comunità scientifiche, professionali e istituzionali (quali MIUR, CUN, CRUI) – che aveva consentito, nel più recente passato, una riflessione su possibili modelli di formazione e reclutamento del personale docente della scuola secondaria. In questo quadro, si raccomanda di considerare anche la questione del reinserimento di forme di tirocinio formativo in itinere, volte alla preparazione dei futuri docenti, in quanto momento specifico di raccordo tra saperi disciplinari, competenza pedagogico-didattica e competenza professionale. Per questo auspica che, già dai prossimi mesi, possa essere avviato un costruttivo confronto con il MIUR e con tutti i soggetti interessati, quali la CRUI e il CUN su questi temi, allo scopo di non disperdere questo patrimonio, e di costituire un interlocutore competente su questi temi.

La Presidente
Maria Grazia Riva

Lascia un commento