APPELLO CUNSF – www.CUNSF.it
CONFERENZA UNIVERSITARIA NAZIONALE
DEI DIPARTIMENTI E DELLE FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
‘’INVALSI, SCUOLA E FORMAZIONE INSEGNANTI’’
I risultati che emergono dalle più recenti prove Invalsi nazionali – che evidenziano due Italie e risultati problematici in diverse materie di base – permettono di riprendere alcune considerazioni sullo stato dell’Istruzione e della Formazione degli Insegnanti in Italia. I dati sono noti non solo agli addetti ai lavori, come il Ministero, i docenti dei settori disciplinari universitari che si occupano sia della formazione dei maestri e dei professori sia delle tematiche psico-pedagogiche e didattiche, le associazioni di categoria, ma anche alle famiglie e alla società intera.
La Cunsf – Conferenza Universitaria Nazionale dei Dipartimenti e delle Facoltà di Scienze della Formazione – ha più volte richiamato l’attenzione sulle sofferenze del sistema scolastico italiano e sulla necessità di investire strategicamente sulla formazione degli insegnanti. Investire non solo dal punto di vista dei finanziamenti, ma attraverso la revisione dei percorsi di formazione iniziale e ancor più in servizio, degli educatori, dei maestri, degli insegnanti e anche dei docenti universitari. La CUNSF vuole evidenziare la necessità di andare oltre un certo stupore con il quale la stampa, le istituzioni scolastiche, lo stesso Ministero e i media commentano i risultati che l’Invalsi ha diffuso nei primi giorni di luglio 2019.
I dati dell’Invalsi in questi ultimi anni, e del Cede ancor prima, hanno offerto costantemente, attraverso comparazioni nazionali e internazionali, l’occasione di riflettere sulle sofferenze del nostro sistema di istruzione. Sofferenze negli apprendimenti, per le differenze che persistono a livello nazionale e territoriale, per l’incidenza di fattori socio-economici insostenibili per un Paese come l’Italia, che ha cercato sin dalla creazione della scuola media unica, negli anni ’60, di collocare l’istruzione tra i pilastri della propria crescita culturale ed economica. Alla luce dell’ennesima riconferma dei risultati INVALSI 2019, va sottolineata come la mancata equità nel raggiungimento di traguardi attesi, apprendimenti e competenze, stia proprio nell’investimento culturale ed economico ancora troppo poco consistente sul settore dell’istruzione e dell’educazione. I Paesi Europei, che hanno saputo riorganizzare i segmenti formativi e l’organizzazione didattica con piani e modelli pedagogici di lungo respiro, stanno raccogliendo i migliori risultati. Ma rimanendo sul piano nazionale, in Italia, dobbiamo appunto ricordare che gli investimenti nella scuola, per la formazione della professionalità insegnante e per l’aggiornamento negli ultimi anni è andata progressivamente diminuendo. L’OCSE ha da tempo richiamato lo scarso investimento che l’Italia continua a destinare alla spesa in istruzione primaria e secondaria: una spesa inferiore al 4% del PIL, che colloca l’Italia molto distante dalla media del 5,5%, e agli ultimi posti della graduatoria internazionale.
E’ dunque necessario muoversi nella direzione di una forte inversione di tendenza, altrimenti i risultati sperati, i traguardi attesi, la soddisfazione di andare a scuola e di insegnare a scuola avranno indici, tassi e valori di sofferenza troppo elevati e sperequati, così come le differenze ancora persistenti nel nostro Paese rischieranno di inasprirsi.
Un appello quindi – da parte della CUNSF – Conferenza Universitaria Nazionale dei Dipartimenti e delle Facoltà di Scienze della Formazione – ad un investimento strategico, non solo episodico e straordinario, sulla formazione della professionalità insegnante, coinvolgendo nel suo ripensamento le Istituzioni e e le Associazioni scientifiche disciplinari che in questi anni ha fatto ricerca e sperimentazione sul campo, insieme alle Associazioni professionali e a tutte le categorie interessate. Il miglioramento generale dei risultati INVALSI non può, ovviamente, che passare dalla formazione degli insegnanti e dal garantire condizioni di contesto sociali di supporto alle aree di povertà educativa.
20 luglio 2019 La Presidente della CUNSF
Maria Grazia Riva